lunedì 27 luglio 2009

Il segreto dell'amore eterno?

Ciao a tutti, esordisco con un pezzo non scritto da me ma da Francesco Alberoni su cui ho posato gli occhi stamattina, pensando subito dopo di condividerlo con voi. Una bella ed interessante lettura che mi trova pienamente d'accordo su molti punti.... buona lettura :)


Il segreto dell’amore eterno? Quel continuo perdersi e ritrovarsi
Il segreto è la continua ricerca del mistero dell’altro


Ho studiato a lungo l’innamora­mento, il processo in cui rapida­mente siamo affascinati da una perso­na, pensiamo solo a lei, la desideria­mo disperatamente, non possiamo far­ne a meno e vogliamo vivere insieme per sempre. E ho approfondito soprat­tutto il processo di fusione, in cui gli innamorati cercano una unione totale del corpo e dello spirito. Si raccontano e rivivono insieme le proprie vite, sciol­gono i legami amorosi di un tempo, si identificano e si plasmano l’uno sul­l’altro fino a provare gli stessi senti­menti, a desiderare le stesse cose, a co­struire un comune progetto di vita.

La fusione spiega la forza della pas­sione amorosa nel periodo dell’inna­moramento. Ma non spiega perché la passione, il continuo bisogno dell’al­tro e il desiderio erotico in certi casi possano durare anni e anni e addirit­tura crescere. Nei romanzi e nei film, il desiderio dura perché c’è un ostaco­lo, un impedimento, un nemico, un ri­vale che impedisce la sua realizzazio­ne. Quando cioè il processo di fusione viene rallentato o impedito da fattori esterni. Quando questi cessano di agi­re i due finalmente si amano e la sto­ria finisce. Di essi si dice solo che «vis­sero felici e contenti». Nella realtà di solito resta un amore intenso ma in cui lentamente l’erotismo si attenua finché non prevalgono la tenerezza e l’affetto.

Però ci sono anche dei casi in cui in­vece la passione amorosa ed erotica continua con la forza delle origini. Quando avviene? Quando i due inna­morati, pur amandosi appassionata­mente, ricreano in se stessi la distan­za e il desiderio. E come possono far­lo? Quando riscoprono continuamente la loro incolmabile diversità, per cui, anche se si raccontano tutto, sentono che le loro esperienze restano inacces­sibili. Perfino quando sono erotica­mente uniti, fusi, sono consapevoli di non sapere cosa prova veramente l’amato. Il grande amore che dura è perciò una continua ricerca e una con­tinua scoperta del mistero dell’altro. L’amato è infinitamente vicino eppu­re, di colpo, anche infinitamente lonta­no. Allora rinasce il desiderio. L’amo­re è costituito strutturalmente tanto dalla distanza e dalla mancanza come dalla ricerca e dal ritrovamento. L’amore che dura non è uno stato, ma un succedersi di oscurità e di luci in­cantevoli. È un continuo perdersi e un meraviglioso ritrovarsi nuovi. È come un cuore che pulsa: un susseguirsi del vuoto — la diastole, e del pieno — la sistole. Non è statico, è fatto di onde, come il mare, come la luce.

Francesco Alberoni

(....Ulisse)

1 commento:

  1. Pezzo molto bello. Se mi permetti lo copio e lo scrivo come nota su facebook. Per ora mi trovo in un periodo particolare e leggere queste cose alimenta sempre di più la mia vena sognatrice. Ho sempre creduto nella storia dell'anima gemella. Nel fatto che per ognuno di noi ci sia una persona con cui sia destino trascorrere la propria esistenza. Una persona che ci completi, che ci arricchisca giorno dopo giorno, con cui essere noi stessi e che ci riesce semplice amare sopra ogni altra cosa. Una persona che ci faccia sentire vivi. Ho appena visto il trailer di un film tratto da uno dei miei libri preferiti, ovvero "La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo". E' una storia bellissima (a chi non l'ha letto lo consiglio vivamente), la storia di un amore che dura per tutta una vita e in cui dei due protagonisti, l'una si ritrova (per motivi del tutto peculiari, come vedrete) ad aspettare sempre l'altro. Io, mutatis mutandis, mi trovo in una situazione simile per adesso, e quindi apprezzo particolarmente il fatto di aspettare qualcuno che si sa essere la propria metà, per così dire. Il film dovrebbe uscire a fine anno qui da noi, il libro c'è dal 2005. Se lo leggete, fatemi sapere cosa ne pensate.
    Ariel

    RispondiElimina